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La Cyberbasilica di San Pietro

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Come in the house of the cyber god And connect your soul to heaven The digital church grants you salvation 24 hours a day Kneel to the holy terminal And send an e-mail to Jesus Your virtual confessor is always ready To listen to all your sins Moving the mouse and touch the monitor So starts the christian game Come ask forgiveness for your faults From the celestial screen You can clean your soul of all your mistakes The modern house of god can save you You'll never be alone with all your regrets You only need you're credit card! Type in your sins And then pray to the screen Of your hi-tech Jesus! And then wait for the print Of your hi-tech Jesus! Hi-tech Jesus! You can switch on the program you prefer And then have a chat with your god The techno-religion is fully equipped To satisfy all your needs Don't forget to leave just a little fee A share for the plastic lord With a little expense you'll be always sure To reserve a place in the sky You can clean your soul of all y

Eli Eli lame cybercthani? (a.k.a. L'Internet delle Cose Dimenticate)

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A ogni oggetto il suo IP, e un chip per ogni oggetto. Stazioni meteorologiche, televisori, frigoriferi, lavatrici, velivoli, i giocatoli dei figli, i loro zaini di scuola e i loro libri di testo, pacchetti di sigarette, confezioni di merendine... Ogni blogject, munito di sensori e GPS, emette senza sosta, alimentato all'infinito dall'energia solare, o da batterie molto potenti, stringhe di dati: posizione, temperatura, condizioni materiali... Ma l’hardware si butta via, viene perso, si dimentica. Si sostituisce con modelli più nuovi, più veloci, più intelligenti; ma gli oggetti scartati continuano a essere connessi alla rete. Senza più nessuno che li ascolti, continuano fedeli a emettere feed che nessuno leggerà mai. Branchi di robodog randagi collegati in blockchain, roomba che infestano case sfrattate, stampanti 3D e manipolatori industriali in capannoni svuotati dalla crisi, container, pieni di merci, bloccati in porto per insolvenza... I proprietari li hanno dimenticati, le

Uffilicità

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Il telefonino pingò cinque nuovi messaggi, il calendario gli ricordò tre appuntamenti in live meeting nella successiva mezz'ora, due colleghi passarono a lasciarli incartamenti sul tavolo. Paolo fece un secondo di pausa per prendere fiato quando passò il suo capo, Arturo. - Puoi venire un momento da me in ufficio? Impossibile dirgli di no. - Chiudi la porta, per cortesia. E lo squillo dei telefoni, i parlottio dei colleghi vennero tagliati fuori. - Siedi, prego. - Arturo studiò un momento lo schermo del portatile e alzò poi gli occhi al suo dipendente. - Come va, Paolo? - Bene, capo. Sono un po' indaffarato... - L'affare Weyland-Yutani? - E il caso UAC. - Capisco. Beh, soddisfare i Clienti è una key performance importante per il nostro ufficio. Ma non è la sola. Paolo rimase in attesa di sapere cosa ci fosse che non andava. - Secondo i nostri indicatori, sembrerebbe che sei felice solo nel dieci percento delle tue ore lavorative. Paolo sollevò il braccio. Al polso il bracci

Maestro di sourceforge

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Siamo andati a trovare Mattia Pellegrini, uno degli ultimi fAPPri artigianali e maestro di sourceforge in attività in e-Talia. Il suo ambiente di sviluppo, un laboratorio alla periferia di Monitorino, è illuminato dalla forgiapp elettronica. “Parto sempre da un blocco uniforme di linguaggio di programmazione. Non prendo il primo blocco che trovo, ma lo seleziono attentamente dalle banche dati.” Sullo schermo della forgia vediamo il lingotto di codice: a prima vista un blocco uniforme di colore verde, ma zoomando si distinguono espressioni, operatori, strutture dati e librerie di funzioni. (immagine a opera di phsymyst, Jonathan Alvarsson e Lorenzo Davia) “Bisogna poi portare il blocco alla temperature giusta. Contrariamente a quello che pensano in molti, non dobbiamo fondere il codice. Basta renderlo abbastanza malleabile.” Il calore della forgia è alimentato dal criptomining intensivo dei server del fAPPro. Il codice ora è incandescente, emette qbit a lunghezze d’onda dai 600 nm in su

Girls Gone Bitcoin

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È la strada a trovare sempre il modo migliore di usare le cose: in eTalia le spogliarelliste ormai si fanno mandare le "mance" in bitcoin via QR. E già si vedono i primi QR tatuati sui sederi...

Autoritmi

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E un bel giorno successe. Una macchia di olio invisibile ai sensori, una strada stretta tra due mura con una curva che permetteva poca visibilità. Due pedoni che attraversavano la strada. L’IA raccolse tutti i dati e iniziò a ragionare. Non sarebbe riuscita a frenare in tempo. Uno dei due pedoni sarebbe finito investito. L’IA dell’automobile aveva pochissimo spazio di manovra, frazioni di angolo e poteva investire un pedone oppure l’altro. Dato come input la velocità del velivolo, l’incidente sarebbe stato fatale per la vittima. Subroutine etiche mai utilizzate vennero richiamate in memoria e avviate. Nell’arco di pochi millesimi di secondo valutò i due pedoni. Pedone numero uno: una signora di settant'anni col bastone. Il riconoscimento visivo la identificò come Maria Rossi. Pedone numero due: un neonato con addosso solo il pannolino. L’IA non aveva abbastanza coscienza, o cuore, da chiedersi cosa ci facesse da solo in mezzo alla strada. Scattarono una serie di pesi e misure, tabe

Cyber e-Talia Project

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